Sono nata a Chiaravalle (AN) il 22 Marzo 1976 da Antonino, già primario chirurgo presso l’ Ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia, e Marina Cucino, professoressa di lettere e imprenditrice.
Dopo la maturità scientifica, mi sono laureata in Medicina e Chirurgia (luglio 2000) presso l’ Università degli Studi di Napoli “Federico II”, con la votazione finale di 110/110 e lode, menzione e dignità di stampa di una tesi dal titolo: “L’espressione dell’inibitore delle chinasi ciclino-dipendenti p27Kip1 nella diagnosi citologica del nodulo tiroideo”.
L’ incontro con i Professori Lucio Palombini e Gaetano de Rosa segna il mio cammino di anatomopatologa.
Dal 1997 al 2008 ho frequentato il servizio di Citopatologia dell’ Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” diretto dal Prof. Palombini, partecipando ad attività clinica e di ricerca. Durante questi anni conseguo dapprima la Specializzazione in Anatomia Patologica (2005, con lode) e successivamente il Dottorato di Ricerca in Morfologia Clinica e Patologica (2008, con lode), con attività di ricerca incentrata sulla diagnosi citologica e molecolare del nodulo tiroideo.
Nel 2002/2003 ho trascorso un periodo di formazione all’ estero frequentando il laboratorio di Patologia Molecolare del Centro Nacional de Investigaciones Oncològicas (CNIO) di Madrid, diretto dal Prof. M.A. Piris con acquisizione di esperienza in Patologia Molecolare, in particolare sulle metodiche di estrazione del DNA da campioni citologici.
Dal 2008 ricopro l’ incarico di Dirigente Medico di primo livello presso l’ Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno dove sono responsabile della cito-istologia tiroidea.
Mi ritengo una citopatologa “interventista”, cioè effettuo personalmente il prelievo citologico ecoassistito (agoaspirato ecoguidato- FNAB) in quanto ritengo che una corretta diagnosi citologica non possa prescindere da una valutazione clinica contestuale al prelievo nonché dalla valutazione estemporanea dell’ adeguatezza del materiale raccolto.
L’esame estemporaneo del materiale prelevato mi permette inoltre di poter dare immediatamente al paziente la diagnosi sulla patologia in questione, evitando lunghe e tormentate attese.
I miei ulteriori campi di interesse sono la patologia mammaria e ginecologica.